Afganistan Afganistan Afganistan
recensione di Lucia Belli
Autore: Andrea "Floppy" Filippini
Casa Editrice: AcrossAlive, 2011
Pagg.: 303
€ : 15,00
Andrea Filippini è un infermiere che ha lavorato per oltre un decennio in onco-ematologia pediatrica. Poi decide di partire con una ONG, "AcrossLive", collettivo umano nato nell'aprile 2011 e costituito da un gruppo di persone unite dalla voglia di cambiare quello che non gli piace e lasciare per chi verrà, un mondo più umano e di pace.
Il libro diventa quindi un diario personale scritto durante i sei mesi trascorsi facendo l'infermiere nell'ospedale di Laskar-Gah.Da infermiere Andrea, diventa così scrittore alla sua prima esperienza letteraria: il libro nasce dalla volontà di raccontare il suo vissuto e condividere le sue emozioni e il suo dolore.
Dell'Afganistan, Andrea ha visto solo il tragitto che ogni giorno lo porta da casa sua all'ospedale;sicuramente però Ha visto come la guerra in Afganistan riduce le persone, i civili,i bambini e ha deciso di pubblicare il suo diario perchè quello che ha visto deve servire da testimonianza sul significato della parola guerra.
Forti e toccanti sono alcuni passaggi:".... un viaggio dentro me stesso,...ma sei mesi senza uscire perchè fuori c'è la guerra ti regala un sacco di tempo per pensare e riflettere, un viaggio dentro la natura umana, l'uomo e la guerra,la guerra come riduce l'uomo..."
La guerra e il dover assistere persone ferite da un'esplosione lo portano a fare scelte su chi curare e su chi lasciare andare. "...Scegliere chi curare non è bello. Scegliere chi curare lascia macigni nell'anima....,....sensi di colpa infiniti....Scegliere chi curare segna per sempre. Scegliere chi curare non è giusto.Il mio lavoro non è scegliere chi curare , il mio lavoro è scegliere il modo di farlo"Il libro è distribuito grazie alla collaborazione di alcune librerie indipendenti e nel sito della ONG AcrossAlive c'è l'elenco delle librerie dove è possibile acquistare direttamente il libro oppure le istruzioni per riceverlo a casa.
Buona lettura e, come direbbe Andrea, PACE